XLI Super Bowl

Se la noche è stata "muy golosa" (come dicono i messicani...) la domenica è stata pigra e svogliata. Ormai, dopo la presentazione del paper, la voglia di riprendere a lavorare è assai poca. E' molto più pressante la voglia di cambiare vita.
BTW la domenica è iniziata con la solita spola dal 17° al 3° piano, tra casa e loundry room, tra lavatrici ed asciugatrici. Questa della stanza comune dove lavare la propria roba la trovo uno delle cose più barbare di questo paese. La giornata è poi proseguita con il lavaggio dei pavimenti con la varechina (ndr trattasi di pavimenti di legno, ma visti i precedenti meglio abbondare con i germicidi)....qui poi ne vendono una che promette di uccidere anche il Virus dell'influenza!
Alle 16.30 avevo un appuntamento telefonico con Roberta di Milano (prossima ospite a casa shy-lucchi)...sulla strada mi sono nell'ordine: congelato una mano mentre verificavo, al telefono, che gli studiosissimi Piè e Maria fossero ancora vivi; comprato l'ennesima camicia (poi restituita nel tardo pomeriggio) da Century 21; telefonato, senza successo, a Roberta; inviato qualche mail al Ferdi per verificare che anche lui non fosse soffocato sotto la pila di libri presi a prestito dalla biblioteca.
Ho infine raggiunto Juan che si era rifugiato per il freddo nuovamente allo Stone Rose (è aperto anche di giorno). Dopo la restituzione della camicia, l'ho raggiunto ed approfittato dello schermo al Plasma da 120 pollici ci siamo guardati, da bravi americani, il Super Bowl tra nachos e birra. Devo ammettere che la cosa più divertente sono stati i commercials trasmessi nelle innumerevoli pause di questo strano evento sportivo e l'intermezzo musicale, sotto la pioggia battente di Miami, di Prince.